“Ti calendarizzo la call per briffarti sulla brand strategy”: ora immaginate un tipo con gli occhiali a specchio, il risvoltino e i mocassini senza calzino, e ditemi se non avete avuto anche voi la sensazione, almeno una volta nella vita, che i professionisti della comunicazione digitale parlino come i manager milanesi dei film comici. Almeno una volta nella vita.
Ovviamente non è così e anzi, nessun professionista che si rispetti ricorrerebbe mai agli inglesismi per darsi un tono. Si usa l’inglese perché alcuni termini riassumono più un concetto che un singolo significato, e quindi non hanno un vero e proprio corrispettivo nella lingua italiana. È il caso di parole come “brand”, “branding” e “brand identity”, di cui vale allora la pena approfondire il significato.
Brand: un’altra cosa rispetto alla marca
A dispetto di Google Translate che ci rimanda a “marca”, il brand è costituito da un insieme di elementi visivi, percettivi ed emozionali che la generalità delle persone associa a un marchio. Semplificando al massimo è l’insieme delle idee che le persone associano a un marchio.
Un ottimo esempio di brand, e di differenza tra brand e marchio o logo, è il Made in Switzerland. “Made in Switzerland” non è un marchio, né un’azienda né un logo, ma è un brand a cui le persone associano concetti come precisione, affidabilità e altissima qualità manifatturiera. Questi concetti positivi si riflettono su tutte le attività svizzere, perché spingono le persone ad affidarsi a loro con maggiore sicurezza, e a preferirle rispetto alle altre.
Il brand, quindi, influenza le scelte dei clienti, e per questo la costruzione del brand e di una identity sono attività tanto importanti.
Branding: la costruzione del brand
Gli artigiani svizzeri hanno impiegato secoli di specchiate e onorabili carriere per costruirsi, tramite il passaparola, una fama così solida. Inconsapevolmente, stavano facendo branding.
Il branding, infatti, è l’attività di costruzione e comunicazione di un brand e, per nostra fortuna, oggi non è più un’attività che richiede secoli. Grazie alla presenza di un gran numero di mezzi di comunicazione, e alla loro diffusione massiva, un’azienda ha la possibilità di farsi conoscere in poco tempo, specie affidandosi a professionisti del settore.
Un buon professionista nella comunicazione digitale è in grado, infatti, di studiare un’attività per individuarne gli elementi distintivi e le qualità principali, e realizzare su queste basi un’immagine coerente e veritiera, in grado di valorizzare e far conoscere tutto il buono che un’impresa ha da offrire, tramite strategie di comunicazione che coinvolgono anche la brand identity.
Brand Identity: la differenza si vede, si sente, si tocca
L’imballaggio bianco lucido di un certo eCommerce che vende abiti online, l’inconfondibile rosso lucido di una nota lattina, la forma triangolare di un famoso cioccolato. Tutti questi elementi fanno parte della identity: sono, cioè, elementi percepibili, materiali, esterni, che rimandano immediatamente a una determinata impresa.
Anche in questo caso non si tratta di scelte casuali, ma del frutto di una strategia professionale precisa, che stimola l’affezione e la fiducia dei clienti rendendo un’impresa immediatamente riconoscibile e, in qualche modo, familiare e degna di fiducia.
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