Come Steve Jobs ha ottimizzato il messaggio di Apple
Gennaio 1983. Apple ha terminato la produzione del suo nuovo computer, Lisa.
Lo lanciano con un annuncio di nove pagine (9!!) sul New York Times.
Sono nove pagine di puro linguaggio nerd e geek. Nessuno al di fuori della NASA è interessato ad approfondire. Lisa vende solo 10.000 unità.
Quattordici anni dopo, Steve Jobs ritorna in Apple.
Nella sua prima campagna, riduce le nove pagine del New York Times a due semplici parole sui cartelloni pubblicitari in tutta l’America: “Think different”. E lo abbina a fotografie di personaggi dal messaggio potente.
Non ci sono computer negli annunci. Nessun gergo tecnico. Ottimizzazione al massimo. Nessun disturbo alla potenza del messaggio.
Jobs ha capito che le persone non acquistano il miglior prodotto. Comprano la migliore storia. Quindi è quello che ha venduto loro.
Vedi la grandezza. Vuoi emularla. Apple è il mezzo per raggiungerla.
La campagna è durata 5 anni e la ottimizzazione del messaggio ha cambiato sorti di Apple.
Think Different è ancora stampato sul retro di alcuni computer Apple oggi.
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Metti la tua barba in buone mani!
Questa campagna pubblicitaria per The Art of Shaving Barber Spa, dell’agenzia pubblicitaria BBDO New York, presenta diversi messaggi chiave di marketing in una singola immagine.
La forma delle mani che accarezza il viso e forma ogni tipo di barba, una cura di alto livello, una pubblicità dal sentore di opera d’arte, proprio come il nome del brand.
Il marchio infatti commercializza oggetti per la rasatura di lusso ricercati da uomini che vanno in centri specializzati alla cura della barba e del viso.
È interessante notare che, Procter & Gamble, che possiede il marchio, non è nominato da nessuna parte sugli annunci. Il produttore di snack, detergenti, carta igienica, pannolini usa e getta e prodotti di bellezza convenienti venduti nei supermercati, sa che la sua reputazione non aggiungerà un plus a questa pubblicità, anzi, quindi rinuncia al richiamo al proprio brand.
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C’è sempre spazio per altri. Adottiamo.
Ecco la campagna che un’agenzia indiana di Mumbai ha elaborato per World For All per la sensibilizzazione all’adozione di un cucciolo. Realizzata con un gioco ottico fotografico tramite la retroilluminazione e la sottrazione delle immagini.
Il tutto correlato dallo slogan: “C’è sempre spazio per altri. Adottiamo.”
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