7 consigli per rendere efficace il tuo ECommerce
Quello degli acquisti online è un settore in costante crescita anche oggi che le persone sono tornate a poter uscire di casa. La sua comodità e i suoi numerosi vantaggi hanno fatto decisamente breccia nel pubblico, e sono quindi sempre di più quelli che prediligono (o continuano a prediligere) il gli acquisti online.
Un’ottima opportunità per gli imprenditori, ma anche una bella sfida, che con la crescente concorrenza si fa ancora più serrata. Come spingere allora i clienti a scegliervi? In questo articolo abbiamo pensato a 7 consigli per rendere il vostro eCommerce il preferito del mercato. Curiosi? E allora, cominciamo!
eCommerce: i loro punti di forza
Cominciamo con una domanda: perché il mercato eCommerce ha tanto successo? Le risposte sono molteplici. Anzitutto, e può sembrare banale ma è bene ricordarlo, la possibilità di fare acquisti quando si vuole e anche confrontare shop e offerte diversi rimanendo comodamente a casa propria.
E parlando di confronti, anche il fatto che vi sia una scelta maggiore piace molto ai clienti, che possono trovare esattamente quello che fa per loro, e al prezzo migliore. Aspetto, questo, legato anche al fatto che l’eCommerce sia molto conveniente anche per i rivenditori, i quali non devono affrontare i costi connessi a un negozio fisico, e si trovano anche facilitati nelle attività di avviamento.
Insomma, vantaggi per tutti e convenienza reciproca. Ed è anche per questo che la concorrenza è sempre più abbondante e agguerrita, e che si pone l’esigenza di adottare una vera e propria strategia per rendere il tuo eCommerce davvero efficace.
- Creare una solida strategia di marketing
Forse pensavate che il sito web fosse tutto. Beh, non è così. Non ha senso avere un buon sito web se nessuno lo visita, no? Una buona strategia di marketing pianificherà tutte le azioni necessarie perché il vostro eCommerce sia conosciuto, attiri traffico e generi fiducia.
- Prodotti selezionati
È una scelta che fa sempre parte della strategia di marketing. Una buona web agency è in grado di individuare la vostra nicchia, il vostro pubblico, e decidere quali siano i prodotti più adatti a loro e quindi più “convenienti” da offrire sul web.
- Cura per la user experience
Un eCommerce che funziona è facile e intuitivo. In poche parole, utilizza un design che rende la navigazione piacevole, e mette a portata di mano tutte le informazioni utili.
- Lasciare che i clienti “tocchino” i prodotti
Ciò che differenzia maggiormente l’esperienza di acquisto di un eCommerce rispetto a un negozio fisico è proprio l’impossibilità di toccare, vedere, soppesare un prodotto analizzandone tutte le caratteristiche. Per questa ragione, ciò che contraddistingue un buon eCommerce è la cura particolare per foto e video. Via libera anche a descrizioni dettagliate, e non guasta incoraggiare i clienti a valutare i prodotti, lasciando feedback che saranno utili a chi prenderà in considerazione l’acquisto dopo di loro.
- Checkout semplice
Fondamentale il processo di checkout, ossia tutti i passaggi che portano materialmente all’acquisto. È dimostrato che più questo processo è laborioso, più alto è il fenomeno del cd. “abbandono del carrello”, cioè l’uscita dal sito di utenti che avevano già scelto uno o più prodotti mettendoli, appunto, nel carrello.
Riducete all’osso il numero dei form da compilare, magari offrendo ai clienti la possibilità di acquistare senza registrarsi al sito (ma incentivandoli a farlo con un piccolo omaggio o codice promo per chi si iscrive alla newsletter).
- Offrite diverse opzioni di pagamento
Un altro momento cruciale quando si parla di potenziale abbandono del carrello, è indubbiamente quello del pagamento. Da un lato, i clienti devono avere la percezione di star inserendo i loro dati su un sito sicuro (no a reindirizzamenti quindi, si a certificazioni in bella vista). Dall’altro, esistono ormai numerose opzioni oltre alla carta di credito.
Informatevi sulla possibilità di inserire metodi di pagamento che spaziano da Paypal al contrassegno, senza dimenticare le modalità di rateizzazione che stanno oggi spopolando sugli eCommerce.
- Un’assistenza post-vendita straordinaria
Tempi di spedizione, informazioni chiare, assistenza clienti, resi e packaging. Forse non ci crederete, ma sono tra gli argomenti più trattati – nel bene e nel male – nelle recensioni dei clienti. Inserite tempi e spese di spedizione in modo ben chiaro sul sito, in modo che i clienti possano conoscerli già prima di procedere all’acquisto. Inviate poi una o più mail informandoli che il loro ordine è stato preso in carico e spedito, e fornite loro il codice per il tracking.
Gratuito o meno, fate sì che fare il reso sia semplice, così che il cliente si sentirà incoraggiato a comprare ancora da voi. E offrite un servizio di assistenza telefonico e via mail o chat, così che possano sapere di potersi fidare di voi.
Facile, no? E allora, cosa aspettate a rendere eccezionale il vostro eCommerce?
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Nozioni di base sulla SEO: cinque consigli e best practice da considerare per il tuo sito web
Search Engine Optimization, o, per come la conosciamo tutti, SEO. Nel linguaggio del marketing si traduce con “ottimizzazione per i motori di ricerca” che poi è esattamente ciò in cui consiste. Vale a dire, il processo che fa sì che un sito web sia “appetibile” per un motore di ricerca, e venga quindi reso quindi più facilmente raggiungibile, possibilmente collocato tra le prime posizioni.
Come è facile immaginare, la SEO è un’attività che prevede diversi fronti di intervento. Ci sono infatti numerose azioni che si possono intraprendere per ottimizzare un sito web, dall’utilizzo delle parole “giuste” (mai sentito parlare di keyword?) alla creazione di contenuti rilevanti, e molto, molto altro ancora.
In questo articolo abbiamo voluto raccogliere quelli che per noi sono i cinque migliori consigli per un’ottimizzazione efficace, le nostre best practice SEO.
Offrire agli utenti informazioni rilevanti
Il contenuto testuale di un sito web, che sia tradizionale o di tipo eCommerce, è estremamente importante quando si parla di ottimizzazione sui motori di ricerca. È la ragione per cui spesso si consiglia di inserire anche una sezione blog.
Come capire se un’informazione è rilevante? Facile: pensate a tutto ciò che i clienti hanno bisogno di sapere quando prendono in considerazione i vostri servizi o i loro prodotti. Dal prezzo alle caratteristiche tecniche, ma anche dimensioni e tutte le specifiche che contraddistinguono la vostra proposta.
Non trascurare titoli e intestazioni di pagina
Brevi, concisi, ma dritti al punto. Vale specialmente per i siti web che hanno più pagine. Titoli e intestazioni devono spiegare esattamente cosa troveranno i clienti. Qualche esempio? “Tosaerba a motore”, “offerte del mese”, tutto ciò che restituisca subito agli utenti un concetto chiaro e li inviti a cliccare.
Vale per le singole pagine, ma anche per i prodotti. La cura per il dettaglio renderà ciascuna sezione del sito più appetibile per gli utenti e per i motori di ricerca. Inserire quindi titoli dettagliati come “maglione in lana a coste blu” o “cacciavite a stella multifunzione” è assolutamente consigliato.
Cura per i dettagli
Forse lo avrete già notato, ma i siti web spesso sono dotati di una sezione “chi siamo”. Si tratta di un utile accorgimento che consente a un’azienda di far conoscere informazioni di contatto, l’eventuale presenza di una sede fisica, e anche l’ambito di operatività, ad esempio in una certa aerea o in determinati orari. Di nuovo, dettagli rilevanti che vanno a rispondere a quelle che sono le esigenze della vostra clientela.
L’importanza dei tag per immagini e video
Anche i contenuti grafici di un sito contribuiscono alla sua indicizzazione sui motori di ricerca. Il che significa che anche loro sono, ovviamente, parte delle strategie SEO. Come? Aiutando il motore di ricerca a comprendere di che tipo di elementi si tratta e a cosa fanno riferimento. Come per le pagine web, è utile quindi etichettare i contenuti con dei dettagli. Ad esempio “trapano avvitatore”, anziché lasciare l’etichetta originale (es. “video 01”).
Una piccola informazione utile: questa pratica si rivela utile anche per gli utenti con disabilità, contribuendo a una migliore fruibilità e accessibilità del vostro sito.
Affidarsi a una web agency professionale
Abbiamo parlato finora dell’importanza delle giuste etichette per ottimizzare un sito per i motori di ricerca e rendere le pagine più accessibili per i clienti. Già. Ma quali sono le “giuste etichette”? In alcuni casi una semplice descrizione può essere più che sufficiente. In altri casi, però, a rivelarsi utili sono keywords scelte in modo “furbo”, che abbiano attinenza con l’attualità, richiamino dei trend specifici, o facciano magari riferimento a un’esigenza particolare.
La scelta di una keyword rispetto a un’altra può essere davvero determinante per l’indicizzazione di una pagina web, ma allo stesso tempo non sempre si tratta di un compito facile. Occorre occhio per il mercato, e un aggiornamento costante che includa anche cambiamenti in corso d’opera. Per questo motivo, la quinta e più importante best practice è affidarsi a dei professionisti, per essere guidati e supportati con strategie di marketing davvero efficaci.
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5 Motivi per Scegliere una Web Agency in Ticino
Che si tratti del lancio di una nuova attività, oppure del tentativo di dare nuovo smalto alle vecchia (storica!) ditta di famiglia, vi sarete sicuramente interrogati sulla possibilità di rivolgervi a un’agenzia di professionisti esperti in strategie di marketing sul web.
E, ne siamo sicuri, lì è dove sono cominciati i dubbi. Come farsi un’idea tra le diverse proposte? Come capire se una web agency è valida o meno? E in base a quali criteri?
E soprattutto: ma servirà davvero?
Ed è proprio per aiutarvi nella scelta che abbiamo deciso di darvi cinque buoni motivi per scegliere una web agency Ticino (più qualche dritta per distinguere un’agenzia seria dalla fuffa, ma non ditelo a nessuno).
Pronti? Cominciamo!
Servizi personalizzati per massimizzare l’investimento
Ci si rivolge a una web agency non per avere la programmazione di un sito web e una generica strategia di marketing a base di aperture di pagine social la cui unica utilità è contenere un indirizzo e un numero di telefono. Tutto il contrario: una web agency valida eseguirà un’analisi approfondita della vostra attività con lo scopo di capire quale sia la vostra nicchia e quale sia il target della vostra clientela.
Scoprirlo è necessario per stabilire come progettare il design del sito e lavorare sul posizionamento nei motori di ricerca, ma anche per decidere gli strumenti di marketing più idonei a promuovere la vostra attività. In poche parole, a fornirvi una strategia di marketing e servizi personalizzati in base alle vostre esigenze.
Professionisti esperti per un lavoro di qualità
Ciò che troverete in una web agency è un vero e proprio team di professionisti esperti, ciascuno dotato di competenze diverse e utili a dare supporto al vostro business.
Dagli analisti agli sviluppatori web, dai marketer ai copywriter, passando ovviamente per grafici e web designer. Per fare un esempio, questi ultimi si occuperanno di aspetti quali il vostro logo, i colori del brand, ma anche rendere il vostro sito il più user friendly possibile così che gli utenti possano trovarvi tutto ciò di cui hanno bisogno (e non si rivolgano altrove).
Il miglior risparmio è un buon investimento
Quando si parla di siti web e pubblicità online, si può avere spesso la tentazione di liquidare la faccenda con il criterio del preventivo più basso senza dare alcun peso alla professionalità. Tuttavia, sebbene una scelta di questo tipo possa apparire conveniente a una prima occhiata, non affidarsi a una web agency rischia spesso di rivelarsi più costosa in termini sia di tempo perso che di mancato guadagno.
Una scelta “economica” risulta comunque uno spreco, infatti, se non si rivela redditizia, e scegliere personale non professionale raramente si rivela redditizio. Il vostro sito e la vostra strategia pubblicitaria vi saranno costati poco, ma non vi renderanno nulla, e in breve tempo sarete costretti a fare qualcosa per limitare i danni. Rivolgersi a una web agency, invece, significa beneficiare subito del proprio investimento, senza sprechi e senza perdite di tempo.
Soluzioni professionali al lavoro per voi
Professionisti esperti, ma anche strumenti e tecnologie di ultima generazione. Le web agency lavorano con lo scopo di offrire strategie di marketing efficaci e strumenti che siano sempre performanti, ed è per questo che offrono solo il meglio sia dal punto di vista delle risorse professionali che sotto il profilo tecnologico.
Questo fa sì che un web agency possa offrire analisi puntuali del target della clientela, dello stato del mercato, e della concorrenza. Siti web che possono “funzionare” sia sul pc che sullo smartphone, un lavoro costante per garantire il miglior posizionamento sui motori di ricerca, contenuti creativi, social media marketing e strumenti statistici per monitorare costantemente l’efficacia della strategia elaborata per voi.
Un supporto costante
Il lavoro di una web agency non si ferma con la realizzazione di un sito o la messa a punto di una strategia di marketing digitale. Al contrario, saper intercettare gli obiettivi del cliente e lavorare con l’obiettivo di trasformare il traffico web in clienti reali implica necessariamente un follow up costante.
Non solo assistenza tecnica, ma un vero e proprio sistema di supporto in grado di monitorare l’andamento della strategia e intervenire con eventuali modifiche che permettano di implementarne la redditività grazie agli strumenti statistici e alla creatività dei marketing strategist. Insomma, rotta verso il successo!
E chi chiamerai? No, non gli acchiappafantasmi
Cinque ragioni cinque, ma più che sufficienti (così ci pare) per spiegare perché valga la pena scegliere una web agency. Un investimento sicuro, che punta su professionalità e qualità per massimizzare i profitti e azzerare gli sprechi. E allora, chi chiamerete?
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LPD: tutto ciò che c’è da sapere sulla nuova legge Svizzera sulla protezione dei dati
Come probabilmente già saprete, il 1° settembre 2023 segna l’entrata in vigore della nuova normativa
Svizzera sulla protezione dei dati personali. Si tratta di una serie di misure che inaspriscono le regole sul
trattamento dei dati personali armonizzandole con altre normative internazionali, in particolare il GDPR
della UE.
Cosa cambia per le aziende? Le novità sono numerose, e riguardano principalmente i soggetti indicati
come responsabili e le sanzioni. Per aiutarvi a comprendere come intervenire sul vostro sito e nella vostra
azienda, in questo articolo abbiamo pensato di proporvi un piccolo vademecum.
Nuova LPD: le due novità più importanti
Cambia in primo luogo l’ambito di applicazione della nuova legge, che si concentra principalmente sulla
protezione dei dati delle persone fisiche (non più, quindi, le persone giuridiche come in passato). E
persone fisiche sono anche i destinatari delle sanzioni, perché ad essere considerata responsabile non
sarà più l’azienda, ma anche proprietari e dipendenti.
Rinnovate anche le sanzioni, con l’ammenda massima che passa da 10.000 a 250.000 franchi. Sanzioni che
vanno ad applicarsi non più alle aziende, e non solo agli imprenditori, ma anche, ad esempio, al
collaboratore che abbia violato intenzionalmente la legge, con particolare attenzione ai soggetti che
rivestono posizioni apicali (es. i dirigenti), ritenuti responsabili dell’attuazione del sistema interno di
protezione dei dati aziendali.
Il sistema interno di protezione, inoltre, dovrà avere ad oggetto l’obbligo di informazione, misure tecniche
e organizzative per la raccolta e la conservazione dei dati, nonché le modalità di richiesta di informazioni e trasferimento internazionale dei dati. Importante, però, è notare che la nuova legge reprime solo i
comportamenti dolosi, cioè intenzionali.
La violazione delle norme deve essere intenzionale
Si tratta di un’indicazione di massima, che rende consigliabile prestare sempre la massima attenzione alle
modalità di trattamento dei dati. Ciò che è importante sapere, in ogni caso, è che la legge prevede il cd.
dolo eventuale, un elemento intenzionale che ricorre, però, anche quando i soggetti hanno
“semplicemente” agito in modo negligente pur tenendo conto di una eventuale violazione.
Un esempio è il caso in cui, dopo l’entrata in vigore della LPD, non si prenda conoscenza della nuova
normativa e non si adottino quindi le misure necessarie.
Nuova LPD: come devono comportarsi le aziende?
Dato il costante scambio di dati con altri soggetti professionali operanti sul territorio dell’Unione Europea,
oggi sono già molte le aziende svizzere che hanno aggiornato i loro sistemi di protezione dei dati secondo standard estremamente rigorosi. Questo tuttavia non significa, come abbiamo visto sopra, che sia possibile “ignorare” la nuova legge.
Il consiglio è quello di prenderne conoscenza (e agire conseguentemente) il prima possibile, per evitare di
incorrere nelle sanzioni che scattano con l’entrata in vigore della legge. Una reazione istantanea in linea
con la decisione del Consiglio Federale di diffondere il testo della normativa prima della sua entrata in vigore, ma non concedere un cd. periodo transitorio per dare modo alle aziende di adattare i propri
sistemi.
E quali sono gli obblighi per gli imprenditori?
In mancanza di un periodo transitorio, quindi, è necessario agire subito per “mettersi in regola”. In
particolare:
– Dotarsi di strumenti moderni, conformi allo stato dell’arte tecnologico, per gestire i dati di clienti,
collaboratori e altri soggetti:
– Fornire formazione al personale in materia di protezione e sicurezza dei dati;
– Allestire un registro del trattamento dei dati, riportare le indicazioni relative alla LPD sul proprio
sito web, e soddisfare tutti gli altri obblighi in materia di informazione e documentazione.
Come tutelarsi?
A partire dall’entrata in vigore della LPD, clienti, concorrenti o autorità possono richiedere che sia avviata
un’indagine, o anche sporgere denuncia. L’autorità competente agisce anzitutto con un questionario, ma è possibile anche ricorrere a mezzi coercitivi.
Al fine di evitare che l’indagine conduca a un esito negativo e all’applicazione di sanzioni, il consiglio quindi è quello di adottare tempestivamente tutte le misure previste dalla norma, anche eventualmente
rivolgendosi ad esperti in grado di fornire le istruzioni necessarie perché il sistema di protezione dei dati
aziendali risulti pienamente in regola.
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Meno ‘Keywords’ e più ‘Ispirazione’
Il 40% della GEN-Z (13-27 anni) preferisce TikTok e Instagram per le ricerche online invece che Google.
Noi (Millennials o ultra 30enni) abbiamo la forma mentis:
devo cercare qualcosa allora… vado su Google!
Per le nuove generazioni invece, non è così.
Da un rapporto Google è emerso che: “il 40% della Gen-Z, quando deve cercare un posto dove pranzare, non va su Google Maps o Search, va su TikTok o Instagram” (Vice Presidente Senior di Google Prabhakar Raghavan) .
In più… sul campione studiato in USA (18-24 anni) si è notato che il metodo di ricerca è differente: l’utilizzo delle keyword nelle query di ricerca è diverso e c’è maggiore utilizzo delle tendenze social per “lasciarsi ispirare” nelle sezioni ‘Esplora’ o ‘Scopri’ delle varie app.
Sempre più importante è dunque ispirare e trascinare nell’attenzione ed esperienza digitale il proprio target.
(fonte: TechCrunch)
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Sito web in Wordpress incasinato?
Hai un sito web aziendale fatto sulla piattaforma Wordpress, ma non lo hai mai aggiornato, oppure è pieno di plugin e media obsoleti?
SERVE UN LAVAGGIO!
Oggi vediamo insieme come ottimizzarlo a livello generale.
Alcuni piccolo steps suggeriti:
👉 Test con GTMetrix
Testa il tuo sito web con la risorsa online gratuita per poter valutare le prestazioni e le ottimizzazioni necessarie per farlo volare.
👉 Backup del sito con Updraft
Un plugin che reputo fondamentale per avere i dati al sicuro sia in caso di disaster recovery che in caso di migrazione del sito web.
👉 Pulizia generale
Togli il superfluo o l’obsoleto: se hai media e articoli o pagine non pubblicate o indicizzate puoi cancellarle per alleggerire il database.
👉 Cancellazione plugin non necessari
👉 Compressione delle immagini
Comprimi le immagini per salvare spazio e alleggerire le chiamte del front-end ed essere più snello.
👉 Minimizzare CSS – Javascript _HTML
👉 Gestire la Cache
Un buon plugin di cache aiuta la navigabilità del sito e la fruizione dei contenuti da parte dell’utente.
👉 Utilizzare meno script e plugins possibili
Se hai bisogno di supporto…
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Come creare un sito web professionale
Come creare un sito web professionale per promuovere la propria attività imprenditoriale e far conoscere all’utenza i propri prodotti e servizi? In questo articolo vi forniremo alcuni importanti consigli e suggerimenti su come creare un sito web da zero, capace di rispondere ad elevati standard qualitativi.
Ad influenzare la fase di ideazione, progettazione e realizzazione di un sito web professionale vi sono molti fattori. Per sito web professionale intendiamo un prodotto estremamente reattivo, funzionale ed intuitivo da un punto di vista tecnico e capace di portare i suoi frutti (portare traffico e conversioni) in breve tempo.
Ecco tutto quello che dovete sapere sull’argomento!
Come creare un sito internet professionale in totale o parziale autonomia
Un sito web che possa definirsi professionale, dovrà innanzitutto presentare una solida base di ottimizzazione SEO: solo in questo modo il vostro sito sarà infatti in grado di ottenere una discreta visibilità sui più importanti motori di ricerca della rete (Google in primis).
A tal proposito, per la realizzazione del vostro sito dovrete iniziare con la costruzione del layout grafico: quest’ultimo dovrà essere costruito seguendo con il massimo scrupolo alcuni criteri di fondamentale importanza, e in particolare:
- Accessibilità del sito
- Semantica dei contenuti
- Responsività del sito
- Usabilità del sito
Il rispetto di questi criteri è fondamentale per poter passare con efficacia alla successiva fase di ottimizzazione dei motori di ricerca per mezzo della SEO (Search Engine Optimization). Quest’ultima rappresenta un importante strumento di marketing e comunicazione digitale, che insieme alla SEA (Search Engine Advertising – annunci a pagamento pay per click), danno origine alla SEM (Search Engine Marketing).
Per SEM in particolare dovrà intendersi il complesso insieme di tutte le attività digitali finalizzate all’accrescimento della visibilità aziendale, che prevede il posizionamento sui principali motori di ricerca del web.
Queste attività di marketing digitale tendono ad ottenere una migliore rilevazione possibile da parte dei motori di ricerca, attraverso l’utilizzo di appositi spider, consentendovi di ottenere un miglior posizionamento nella Serp dei contenuti presente nel vostro sito web.
Tanto premesso, vediamo nello specifico gli step necessari per la realizzazione di un sito web professionale.
Definire il proprio target e fissare degli obiettivi
Prima di realizzare un sito aziendale da mettere online è sempre importante definire nel merito la propria strategia di comunicazione e di digital marketing, fissando degli obiettivi minimi da raggiungere e definendo il target della propria clientela media.
Solo conoscendo in modo approfondito i vostri utenti, potrete costruirvi con il tempo la vostra nicchia di mercato: così facendo potrete godere di un grande vantaggio rispetto ai vostri competitor, dal momento che il vostro sito aziendale diverrà un mezzo di lead generation.
L’importanza della scelta del giusto dominio per il vostro sito aziendale
Nella realizzazione di un sito aziendale, la scelta del nome (indirizzo) è molto importante. È importante scegliere un nome estremamente semplice da ricordare e che soprattutto sia coerente con i prodotti e servizi offerti. Da un punto di vista SEO è fondamentale che il nome del sito includa al suo interno la keyword principale per la quale si intende posizionarsi: ciò porterà un importante vantaggio nel posizionamento del sito all’interno della Serp.
La scelta di un URL con il proprio nome a volte potrebbe essere un errore, soprattutto se la vostra azienda non è particolarmente conosciuta e si desidera ottenere subito un buon posizionamento nei motori di ricerca.
Scegliere il giusto hosting per le proprie necessità
Un sito professionale dovrà necessariamente risiedere su un server a pagamento. Nella scelta dell’hosting più adatto alle proprie esigenze, sarà importante prima di tutto assicurarsi che l’uptime sia per lo meno del 99.9 per cento. Avere un uptime del 100 per cento è pressochè impossibile, soprattutto se l’hosting è condiviso da più utenti.
Pianificazione accurata delle parole chiave
La creazione di un sito aziendale professionale non può prescindere da un’accurata pianificazione delle parole chiave. L’assenza di una strategia SEO nella realizzazione del proprio sito, si tradurrà nelle difficoltà delle pagine ad essere posizionate e visualizzabili su Google e sugli altri motori di ricerca. Per identificare e scegliere le migliori keywords, sono oggi disponibili sul web strumenti gratuiti e a pagamento.
Pubblicare sul proprio sito contenuti di qualità
Altro aspetto estremamente importante nella realizzazione di un sito aziendale professionale è rappresentato dalla pubblicazione di contenuti di qualità. I contenuti dovranno essere in particolare:
- Lunghi (in numero di parole e di caratteri)
- Pertinenti all’argomento trattato
- Aggiornati
- Utili per l’utenza
- Originali (non copiati da altre pagine, blog o siti)
A tal proposito è sempre importante eseguire un content marketing costante ed efficiente, per ottenere, consolidare e mantenere il posizionamento del proprio sito sui motori di ricerca della rete.
Scegliere i giusti tag
Dopo avere realizzato un contenuto in grado di vantare le caratteristiche sopra descritte, sarà importante scegliere i giusti tag:
- Nomi dei file HTML e relativi Title
- Nomi delle cartelle
- Titoli H1
- Sottotitoli H2
Non dimenticatevi mai che gli utenti andranno a cliccare il link perchè troveranno l’esatta corrispondenza con la ricerca che avranno effettuato.
Creare un sito web professionale: costi
Veniamo dunque all’aspetto dolente: la quantificazione dei costi per la creazione di un sito web professionale. Ovviamente oggi è impensabile creare un sito professionale totalmente gratis e senza costi di produzione e di gestione. È vero che le piattaforme presenti oggi sul web (Wordpress, Wix, Squarespace, ecc) ci offrono la possibilità di realizzare un sito professionale senza necessariamente affidarci ad un programmatore.
È tuttavia importante precisare che per ottenere un risultato professionale è fondamentale affidarsi ad uno specialista, capace di realizzare un prodotto su misura e capace di rispondere ai più elevati standard qualitativi.
Studio 24 è la vostra web agency di fiducia alla quale affidare la progettazione e realizzazione del vostro sito web aziendale in Canton Ticino.
Il nostro team altamente qualificato seguirà con la massima professionalità ogni fase di progettazione, realizzazione e gestione del vostro sito, posizionandolo nelle prime posizioni dei più importanti motori di ricerca della rete.
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Web Vitals: cosa sono e cosa fanno le nuove metriche di Google
Probabilmente siete già al corrente dell’introduzione dei Core Web Vitals, nuove metriche che Google ha voluto inserire con il fine di monitorare quei fattori di connessi alla user experience e alle interazioni degli utenti. Citando un vecchio messaggio pubblicitario, possiamo dire che Google ha deciso di guardare alla qualità oltre che alla quantità. Come, esattamente? Scopriamolo insieme.
Core Web Vitals: cosa sono?
Abbiamo detto che si tratta di fattori connessi alla qualità dell’esperienza. E, infatti, su di essi si basa il punteggio della Page Experience, un valore che determina il posizionamento del sito (insieme a tutti gli altri). Ad oggi, i CWV sono tre:
- Largest Contentful Paint: ossia il tempo di caricamento degli elementi essenziali di una pagina. Secondo Google, questo dato deve rimanere al di sotto dei 2,5 secondi (limite del buon punteggio), mentre oltre i 4 secondi la prestazione è considerata scadente.
- First input delay: si tratta del tempo necessario per interagire con la pagina, cioè il tempo che trascorre dalla sua apertura a quando le sue funzioni sono disponibili e si può effettivamente operare sulla pagina (cliccare sui link, riempire i vari field ecc.) è un valore che, ovviamente, varia a seconda del tipo di pagina, pensiamo ad esempio all’articolo di un blog, o alla pagina prodotto di un eCommerce o a una pagina di login.
- Cumulative layout shift: quanto è stabile la pagina? È questo che determina questo valore: la quantità e la frequenza con cui gli elementi si spostano.
Come si misurano i Core Web Vitals?
Per prima cosa, potete attivare il monitoraggio entrando sulla Google Search Console, andando nella sezione Miglioramenti, e poi Segnali Web Essenziali. Come abbiamo detto, la valutazione va da buona a scarsa in base alla velocità. Ma analizziamoli meglio:
- Valori inferiori a 2,5 secondi sono considerati buoni, da migliorare se compresi tra i 2,5 e i 4 secondi, scarsi se superano i 4 secondi per quanto riguarda il Largest contentful paint;
- I valori di First Input Delay, invece, variano dai 100 millisecondi (buoni) ai 300 millisecondi (scarsi). Tra i 100 e i 300 millisecondi sono considerati da migliorare;
- Infine, i valori di Cumulative Layout Shift sono considerati buoni se inferiori o uguali a 0.1 secondi, da migliorare tra 0,1 e 0,25 secondi, scadenti se superano gli 0,25 secondi.
La misurazione si registra tanto nello sviluppo quanto durante la navigazione web, ragion per cui è stata introdotta anche un’estensione per Chrome. Il browser, quindi, mostra lo stato di ogni Core Vital nel corso della navigazione, e in futuro si integrerà con i dati insights aggregati forniti da Chrome UX Report.
Qualche considerazione finale: i Core Web Vitals e il ranking
Sappiamo già che il posizionamento di un sito su Google si basa (anche) su una combinazione tra SEO e UX. Il posizionamento è, inoltre, già influenzato da elementi come la qualità di navigazione da mobile, la velocità di caricamento, le pubblicità interstiziali e l’HTTPS. Da ora in poi, quindi, a questi dati dovremo aggiungere quindi anche i Core Web Vitals. Una decisione dettata dalla scelta di Google di spostare l’attenzione sull’esperienza degli utenti favorendo quei siti web che offrono una navigazione qualitativamente migliore.
Insomma, come leggere questo dato? Come un’addizione. I CWV non vanno cioè a sostituire i parametri precedenti – che restano quindi essenziali se si desidera un posizionamento dignitoso – ma si aggiungono a questi evidenziando una tendenza non solo a favorire l’aspetto qualitativo dell’esperienza utente, ma più in generale ad avere una visione a 360 gradi delle pagine web. Una scelta probabilmente dettata anche da ragioni di tutela della stessa esperienza Google a fronte dell’emergere di politiche di posizionamento sempre più aggressive da parte di alcuni siti web. In poche parole, se finora avete “giocato pulito”, è il vostro momento!
Contattaci per avere una analisi gratuita del tuo sito web e capire come poterlo potenziare!
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SEO, SEA, SEM: di cosa hai bisogno? Breve guida al mondo dell’ottimizzazione
Ogni volta che si parla di strategie di marketing si sottolinea il ruolo fondamentale dell’ottimizzazione per ottenere un’indicizzazione performante sui motori di ricerca. Ma siamo sicuri di sapere di cosa si parla, o abbiamo solo notato che molte di queste parole suonano simili? Spesso la risposta è la seconda, ma non disperate! Abbiamo preparato per voi una breve guida che vi aiuterà a orientarvi nel (magico) mondo dell’ottimizzazione. Pronti? Cominciamo!
SEO: Search Engine Optimization
Con l’acronimo SEO riassumiamo tutte le attività che vanno sotto la denominazione comune di ottimizzazione per i motori di ricerca, ossia quei passaggi necessari perché un sito trovi un buon posizionamento e sia, quindi, facilmente raggiungibile dagli utenti. Se consideriamo che questi spesso – diciamo la verità: sempre – non vanno oltre la prima pagina, capiamo bene quanto la SEO sia importante.
I dati su cui i motori di ricerca basano il posizionamento spaziano dalla presenza di keyword alla struttura del sito, dalla presenza di errori e contenuti duplicati alla semantica, fino ad arrivare alla presenza di backlink e link in uscita. Più sono alti questi valori, più alto sarà il posizionamento. Ed ecco cosa fa la SEO: curare che tutti questi valori siano ottimizzati per ottenere un buon posizionamento sulle pagine dei motori di ricerca, chiamate – per usare un altro acronimo – SERP.
Abbiamo quindi SEO tecnica, che si occupa del codice, degli snippet, della sicurezza, dell’hosting, dell’ottimizzazione per mobile ecc. SEO semantica, che riguarda ad esempio il corretto uso delle keyword, la struttura dei contenuti, l’ottimizzazione delle immagini. E SEO offsite, il cui ruolo è quello di rendere il sito più autorevole agli occhi del motore di ricerca.
Scopri i nostri servizi SEO.
SEA: Search Engine Advertising
L’analisi della SEA ci permette di fare un primo distinguo: la SEO si occupa dei fattori di ranking rispetto ai posizionamenti organici, cioè quelli non sponsorizzati. La SEA, invece, si basa sui contenuti a pagamento, quindi l’advertising, e fa riferimento principalmente alla piattaforma Google Ads. È, infatti, in base alla programmazione delle campagne Google Ads che si può decidere di mostrare i contenuti sulle pagine della SERP di Google, sui siti partner, o magari entrambe le cose.
Si tratta, come possiamo notare, di campagne Pay per Click, in cui a farla da padrone sono le performance degli annunci, il ritorno dell’investimento (ROI, ancora un acronimo), le quali a loro volta dipendono dalla scelta e dalla presenza di parole chiave, dal copy strategico dell’annuncio, e infine dalla pagina di destinazione. Ne consegue che, per fare SEA, occorre conoscere le regole della SEO.
SEM: Search Engine Marketing
E veniamo infine alla SEM, ossia il Search Engine Marketing, termine che racchiude tutte le operazioni, cioè quelle sponsorizzate e non, per ottenere delle performance tramite i motori di ricerca. L’opinione degli esperti è che queste operazioni vadano sempre considerate in modo organico e integrato, nessuna delle due, cioè, è in grado da sola di portare a casa risultati apprezzabili.
Questo vale sia in termini assoluti, sia in termini relativi: mentre infatti la SEA è in grado di portare immediatamente traffico, è grazie alla SEO che i risultati si mantengono e implementano nel lungo periodo. Inoltre, una valutazione integrata dei due aspetti consente di raccogliere un numero maggiore di dati, a tutto beneficio della targettizzazione.
Un ultimo acronimo: la SMO, Social Media Optimization
Aspetto che alcuni marketing strategist tendono, ancora, a sottovalutare, l’ottimizzazione per i social media è, in realtà, fondamentale per quelle aziende che fanno della loro presenza in rete un notevole punto di forza, pensiamo ad esempio agli eCommerce, ma ovviamente vale per tutti (non ha senso, in poche parole, investire nella presenza social se lo si fa in modo inefficace). Quando si imposta una strategia SEM, allora, è bene tener conto anche dei contenuti e dei dati che attengono alle pagine Facebook, ai canali Youtube, ai profili Instagram e così via.
Più in generale, vale per tutte le voci che abbiamo citato, ciò che è necessario è considerare tutti questi aspetti non come compartimenti stagni, ma come parti di una strategia di marketing che devono lavorare tra loro. È un valore che comprendiamo bene se consideriamo, come abbiamo citato nel paragrafo precedente, l’utilità di una valutazione integrata dei dati.
Approfondisci cosa possiamo fare per te su social marketing.
Qualche riflessione finale
Abbiamo capito allora di cosa parliamo quando parliamo di SEO, SEA, SERP, SEM, SMO. Quello che ci preme ribadire, ora, è come sia fondamentale che i vari valori lavorino in sinergia. Una visione di lungo periodo, orientata al raggiungimento dell’obiettivo della SEM, vale a dire generare traffico qualificato, non può oggi prescindere, infatti, da un processo che tenga conto di tutti i fattori. Ne va del rapporto con la concorrenza e, in ultima analisi, della stessa sopravvivenza dell’attività, specie se parliamo di realtà che vedono nell’online la fonte unica o principale dei propri profitti. Insomma, siamo al caro vecchio “non lasciare nulla al caso”!
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Come creare il sito web aziendale perfetto in poche semplici mosse
Se c’è una cosa che il lockdown ha messo prepotentemente in luce quando parliamo di comunicazione, è l’urgenza di ripensare la presenza online di alcune realtà.
Le piccole medie imprese, le aziende a conduzione familiare, persino alcuni negozi, hanno subito una sorta di shadow ban involontario da quando le persone hanno cominciato a utilizzare il web per ogni loro esigenza.
È così che un sito web obsoleto e male indicizzato è passato dall’essere qualcosa che si poteva considerare trascurabile – psss: non si poteva – alla ragione principale, quando non unica, della mancanza di clienti.
Bene, ora che vi abbiamo involontariamente traumatizzati, passiamo alle buone notizie: non è così difficile mettere in piedi il sito web aziendale perfetto.
Non ci credete? Allora vi consigliamo di continuare a leggere!
Che cos’è un sito web aziendale
Attenzione, la domanda è solo apparentemente banale. Il sito web dell’azienda, infatti, non rappresenta solo la sua – più o meno superficiale – presenza in rete, ma è un vero e proprio biglietto da visita, una vetrina. Parte integrante dell’immagine del brand, deve esprimere in pieno i suoi valori, e ha un fine specifico: portare traffico. Cioè contatti e profitti. Per farlo, occorre che abbia un determinato contenuto che oggi esamineremo insieme.
Come fare un sito web aziendale
Facciamo anzitutto una doverosa premessa: è chiaro che non si possano dettare regole univoche per ogni sito web. Ogni realtà professionale è un’isola in questo senso, e questa unicità è un valore, è la chiave della concorrenza.
Tuttavia, ci sono alcune regole base che valgono per tutti:
- Parliamo di strategia: prima ancora di pensare all’architettura del sito, bisognerebbe aver chiari alcuni punti fondamentali. I punti di forza dell’azienda e il suo contesto economico e sociale, la concorrenza, il target della clientela e gli strumenti di comunicazione più adatti a catturarne l’attenzione. Sono dati necessari a impostare una strategia stabilendo cosa fare, dandosi obiettivi ragionevoli, e concedendosi un po’ di margine per sperimentare e migliorare;
- Diamo ai clienti un’esperienza soddisfacente: gli antropologi direbbero “adottiamo una prospettiva umanocentrica”. Ossia? Ossia mettiamoci nei panni del cliente e stabiliamo un’architettura del sito che metta la sua esperienza al centro. Fluidità, visibilità, facilità nel raggiungere ciò che desidera, possibilità di navigare in modo soddisfacente anche dallo smartphone devono essere i punti di forza del sito;
- Ma concentriamoci anche sugli aspetti tecnici: dietro l’aspetto fluido e semplice di un buon sito web si nasconde una tecnica impeccabile. Un po’ come il trucco per le donne: ci vogliono tre fondotinta diversi per sembrare belle al naturale. Le scelte tecniche, in questa fase, devono andare di pari passo con la strategia di marketing, perché è necessario individuare cosa è meglio che il sito faccia – un esempio banale: se eCommerce o meno – per capire quanto investire. In alcuni casi può bastare un modello predefinito su Wordpress o Shopify, mentre in altri sarà necessario avere più libertà di movimento e, di conseguenza, dover investire più tempo e risorse nella programmazione dei codici, nell’aggiornamento, nella manutenzione e così via;
- Esserci, ma anche farsi trovare: ossia, l’importanza della SEO, l’ottimizzazione per i motori di ricerca, che serve proprio a far sì che il sito web riceva un buon posizionamento tra i risultati quando si cerca, ad esempio “professionisti Ticino”. I motori di ricerca sono, infatti, la sede principale in cui un’attività può trovare clienti, e utilizzare le parole chiave giuste serve a convincere gli algoritmi che il vostro sito web merita di essere messo bene in vista.
- Content is king: abbiamo appena parlato dell’importanza delle keyword. Il loro ruolo, abbiamo detto, è quello di portare traffico. Se però non volete veder scappare lo stesso traffico alla velocità della luce, è bene inserire la strategia SEO nell’ambito di un piano editoriale che metta in primo piano la qualità. Testi facili da comprendere e dal forte impatto persuasivo, accattivanti e “sensati”, cioè in grado di informare effettivamente gli utenti – importante, in questo senso, è anche l’aggiornamento costante – sono fondamentali sia quando si vuole inserire una sezione blog, sia quando si pensa ad esempio alle newsletter o, più in generale, alle adv.
Qualche riflessione finale
Le poche e semplici regole che abbiamo appena descritto dovrebbero farci comprendere anzitutto una cosa, ossia che l’allestimento di un sito web aziendale è un’attività che richiede professionalità.
Non solo quando si tratta di programmazione di codici, ma anche per le decisioni apparentemente più semplici come l’inserimento di una foto o di un testo di 40 parole.
Dipende poi dal tipo di attività stabilire quanto deve essere pregnante la componente web, l’importante però è ricordare che anche la piccola attività cui serve solo uno spazio online in cui indicare indirizzo, orari e numero di telefono, ha bisogno di una pianificazione e di un lavoro alle spalle che rendano la presenza in rete efficace ed efficiente.
Insomma, se avete la percezione che vostro cugino che sta in terza media sappia fare queste cose, è ora di rivedere le vostre opinioni.
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