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Se c’è una cosa che il lockdown ha messo prepotentemente in luce quando parliamo di comunicazione, è l’urgenza di ripensare la presenza online di alcune realtà.
Le piccole medie imprese, le aziende a conduzione familiare, persino alcuni negozi, hanno subito una sorta di shadow ban involontario da quando le persone hanno cominciato a utilizzare il web per ogni loro esigenza.
È così che un sito web obsoleto e male indicizzato è passato dall’essere qualcosa che si poteva considerare trascurabile – psss: non si poteva – alla ragione principale, quando non unica, della mancanza di clienti.
Bene, ora che vi abbiamo involontariamente traumatizzati, passiamo alle buone notizie: non è così difficile mettere in piedi il sito web aziendale perfetto.
Non ci credete? Allora vi consigliamo di continuare a leggere!
Che cos’è un sito web aziendale
Attenzione, la domanda è solo apparentemente banale. Il sito web dell’azienda, infatti, non rappresenta solo la sua – più o meno superficiale – presenza in rete, ma è un vero e proprio biglietto da visita, una vetrina. Parte integrante dell’immagine del brand, deve esprimere in pieno i suoi valori, e ha un fine specifico: portare traffico. Cioè contatti e profitti. Per farlo, occorre che abbia un determinato contenuto che oggi esamineremo insieme.
Come fare un sito web aziendale
Facciamo anzitutto una doverosa premessa: è chiaro che non si possano dettare regole univoche per ogni sito web. Ogni realtà professionale è un’isola in questo senso, e questa unicità è un valore, è la chiave della concorrenza.
Tuttavia, ci sono alcune regole base che valgono per tutti:
- Parliamo di strategia: prima ancora di pensare all’architettura del sito, bisognerebbe aver chiari alcuni punti fondamentali. I punti di forza dell’azienda e il suo contesto economico e sociale, la concorrenza, il target della clientela e gli strumenti di comunicazione più adatti a catturarne l’attenzione. Sono dati necessari a impostare una strategia stabilendo cosa fare, dandosi obiettivi ragionevoli, e concedendosi un po’ di margine per sperimentare e migliorare;
- Diamo ai clienti un’esperienza soddisfacente: gli antropologi direbbero “adottiamo una prospettiva umanocentrica”. Ossia? Ossia mettiamoci nei panni del cliente e stabiliamo un’architettura del sito che metta la sua esperienza al centro. Fluidità, visibilità, facilità nel raggiungere ciò che desidera, possibilità di navigare in modo soddisfacente anche dallo smartphone devono essere i punti di forza del sito;
- Ma concentriamoci anche sugli aspetti tecnici: dietro l’aspetto fluido e semplice di un buon sito web si nasconde una tecnica impeccabile. Un po’ come il trucco per le donne: ci vogliono tre fondotinta diversi per sembrare belle al naturale. Le scelte tecniche, in questa fase, devono andare di pari passo con la strategia di marketing, perché è necessario individuare cosa è meglio che il sito faccia – un esempio banale: se eCommerce o meno – per capire quanto investire. In alcuni casi può bastare un modello predefinito su Wordpress o Shopify, mentre in altri sarà necessario avere più libertà di movimento e, di conseguenza, dover investire più tempo e risorse nella programmazione dei codici, nell’aggiornamento, nella manutenzione e così via;
- Esserci, ma anche farsi trovare: ossia, l’importanza della SEO, l’ottimizzazione per i motori di ricerca, che serve proprio a far sì che il sito web riceva un buon posizionamento tra i risultati quando si cerca, ad esempio “professionisti Ticino”. I motori di ricerca sono, infatti, la sede principale in cui un’attività può trovare clienti, e utilizzare le parole chiave giuste serve a convincere gli algoritmi che il vostro sito web merita di essere messo bene in vista.
- Content is king: abbiamo appena parlato dell’importanza delle keyword. Il loro ruolo, abbiamo detto, è quello di portare traffico. Se però non volete veder scappare lo stesso traffico alla velocità della luce, è bene inserire la strategia SEO nell’ambito di un piano editoriale che metta in primo piano la qualità. Testi facili da comprendere e dal forte impatto persuasivo, accattivanti e “sensati”, cioè in grado di informare effettivamente gli utenti – importante, in questo senso, è anche l’aggiornamento costante – sono fondamentali sia quando si vuole inserire una sezione blog, sia quando si pensa ad esempio alle newsletter o, più in generale, alle adv.
Qualche riflessione finale
Le poche e semplici regole che abbiamo appena descritto dovrebbero farci comprendere anzitutto una cosa, ossia che l’allestimento di un sito web aziendale è un’attività che richiede professionalità.
Non solo quando si tratta di programmazione di codici, ma anche per le decisioni apparentemente più semplici come l’inserimento di una foto o di un testo di 40 parole.
Dipende poi dal tipo di attività stabilire quanto deve essere pregnante la componente web, l’importante però è ricordare che anche la piccola attività cui serve solo uno spazio online in cui indicare indirizzo, orari e numero di telefono, ha bisogno di una pianificazione e di un lavoro alle spalle che rendano la presenza in rete efficace ed efficiente.
Insomma, se avete la percezione che vostro cugino che sta in terza media sappia fare queste cose, è ora di rivedere le vostre opinioni.