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08/08/2022

Come funziona l’algoritmo di LinkedIN?

Come funziona l’algoritmo di LinkedIN?

da studio24 / mercoledì, 24 Giugno 2020 / Pubblicato il Social Networks

LinkedIn, la rete di professionisti più grande al mondo, conta oltre 645 milioni di utenti iscritti in più di 200 Paesi nel mondo.​​​

Fondato come network per cercare lavoro, molti professionisti condividono contenuti per le aziende, personal branding, divulgazione, ecc.

Ma come vengono visualizzati?
Ovviamente il tutto è gestito da un algoritmo che da priorità differenti secondo molti parametri.

linkedin algoritmo Studio 24

​​Quando viene pubblicato un post esso viene classificato, in circa 200 millisecondi, ​in tre categorie: “spam”,”low-quality”,”clear”.

Il sistema seleziona un pool di contenuti da mostrare a utenti selezionati e affini applicando ad ogni post un’ algoritmo di classificazione che prova a simulare il gradimento di questo su quegli utenti selezionati.

La simulazione, grazie a modelli di machine learning, tiene conto di:

  • Azione = se l’utente sarà portato a compiere un’azione sul post
  • Downstream = la possibile “viralità” che può generare, ovvero interazioni successive alla prima azione (es. un like)
  • Upstream = la spinta a produrre maggiori contenuti che l’autore del post può ricevere da una maggiore interazione con i suoi post

Tutto questo per far si che il sistema tenda a mostrare solo post che possano essere cliccati e letti.

​In seguito viene monitorato per vedere che successo ha nel network e nella community di LinkedIN.

In pratica ha maggior valore quante più interazioni ha o visualizzazioni riceve.​

Conta anche quanti e quali connessioni interagiscono tramite reazioni (like, commenti o condivisioni), tempi di lettura del post oppure segnalazioni per la bassa qualità, contenuti inappropriati o spam.

​Dopo questa acquisizione dati, l’algoritmo permette o meno al contenuto di essere proposto ai contatti, quindi di avere maggiore visibilità perchè ritenuto di valore, oppure di contro avere delle limitazioni a livello di feed o addirittura di sospensione.​

​Attualmente l’algoritmo di Linkedin si sta evolvendo introducendo sempre novità di analisi e scoring sui post pubblicati, in ultimo ad esempio la possibilità di tracciare il tempo di lettura del contenuto.​

Ma quindi subiamo l’algoritmo?

No. Infatti puoi intervenire sul tuo news feed e decidere quali contenuti vedere o filtrare in base ai tuoi interessi.

Ad esempio eliminando o smettendo di seguire quei contatti che condividono contenuti non interessanti per il tuo profilo, magari quelli aggiunti per “amicizia” e non affinità professionale.

Puoi nascondere i post che ritieni non interessanti e che non vuoi rivedere in futuro.

Ti consigliamo di usare lo strumento  “Migliora il mio feed” per selezionare persone e hashtag di temi a te affini da vedere nella tua pagina iniziale.
​

Aggiornamento

LinkedIN ha introdotto i tempi di lettura nell’algoritmo.

Esso è un segnale di interesse degli utenti sul contenuto e dunque inserito come fattore importante di ranking.

Le interazioni spesso non sono sufficienti per definire la bontà di un post, infatti posso essere passivo e leggere i post interi senza compiere azioni, oppure cliccare un link ma subito chiudere la pagina perchè non interessante o ancora mettere un like compulsivo su contenuti qualitativamente poveri.

A ora l’algoritmo correla il periodo di visualizzazione del post con la probabilità di interazioni.

C’è un tempo definito in cui l’utente legge e passa, ma se si sofferma di più e trascorsa questa variabile il contenuto aumenta la probabilità di interazione, identificato come interessante, e dunque viene premiato.

RICHIEDI UNA CONSULENZA PER IL TUO PROFILO LINKEDIN

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