Quello della comunicazione, e in particolare della comunicazione digitale, è un mondo in costante evoluzione che riflette tanto i progressi tecnologici quanto le spinte dal basso degli stessi consumatori in grado, grazie ai social, di farsi sentire molto più che in passato.
Ecco allora le ultimissime novità del mercato e come sfruttarle al massimo delle loro potenzialità:
Gli assistenti vocali
Indubbiamente la novità più evidente, e tra i prodotti più acquistati per le festività natalizie, Amazon Echo e Alexa di Google hanno rivoluzionato il mercato consentendo ai consumatori di fare acquisti semplicemente con la voce.
Un vero e proprio dialogo con l’assistente vocale, in grado di registrare dati per modulare di conseguenza le proposte d’acquisto, insieme a diverse altre funzioni che spaziano dalla musica al meteo.
I dati tra privacy e marketing
I dati dei consumatori che vengono registrati sono sempre più numerosi e specifici, e ci consentono di profilare e targhettizzare in modo davvero molto accurato.
Saper leggere correttamente i dati significa poter rendere più efficace la comunicazione proponendo a un certo bacino di consumatori messaggi personalizzati, che offrono maggiori possibilità di successo. È un’attività che richiede il ricorso a professionalità sempre più esperte, in grado da un lato di concentrarsi maggiormente sull’orientamento delle scelte dei clienti, e dall’altro di lavorare con i dati entro le coordinate imposte dalla nuova disciplina eurounitaria in materia di privacy.
Etica a tutto tondo
Tra le tendenze emerse con maggior forza sul mercato, c’è indubbiamente una maggiore attenzione e un maggior favore dei consumatori verso una comunicazione che valorizzi anche l’aspetto etico.
Se una volta sostenere una o più cause benefiche era sufficiente per la brand reputation, oggi il focus è sul messaggio pubblicitario che, grazie o a causa della sua diffusione capillare, è considerato in grado di influenzare la società. I temi “caldi” sono l’inclusività, con un generale sfavore verso le campagne di comunicazione che impongono canoni eurocentrici ed eteronormativi, e la sensibilizzazione ambientale.
In entrambi i casi si è registrata una risposta positiva verso quelle campagne di comunicazione impegnate nel lanciare messaggi positivi, valorizzando così il brand in modo indiretto.
Proporre una filosofia positiva avvicina i consumatori, che sentono di compiere non solo una scelta d’acquisto, ma anche uno statement sulle proprie posizioni etiche. Parallelamente, perché una scelta di comunicazione del genere sia davvero efficace, è necessario che sia inserita in un contesto di ampio respiro e di lungo periodo, con progetti che siano materialmente riscontrabili.
Come sfruttare questi trend?
Per prima cosa: il focus è ora concentrato sull’orientare i clienti non nella scelta se acquistare o meno, ma nella decisione di rivolgersi a un brand anziché a un altro.
Coca o Pepsi? Una volta era questione di gusti. Oggi una buona strategia di comunicazione potrebbe battere le papille gustative.
Assistenti vocali in grado di registrare un gran numero di dati, normative che ne regolamentano l’acquisizione, l’introduzione di elementi apparentemente estranei al commercio come i temi etici, sono tutti fenomeni che indicano anzitutto la necessità di rivolgersi a figure professionali in grado seguire in modo proficuo ed efficace ogni fase del processo.
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