“Ehi Siri” “ehi Google”, ammettiamolo: abbiamo preso l’abitudine di parlare con i nostri assistenti vocali più volte al giorno. Una volta scoperto che sul nuovo smartphone non è necessario muovere un dito perché c’è qualcuno che lo fa per noi: la ricerca vocale. Ci siamo immediatamente convertiti a questa nuova tecnologia, cominciando anche a pensare seriamente di installare un sistema domotico in tutta la casa. E invidiando ferocemente chi l’ha già fatto.
Gli assistenti vocali hanno cambiato le abitudini degli utenti, si, ma anche quelle delle aziende, che si stanno repentinamente adattando alla ricerca vocale riconsiderando le proprie strategie SEO. E in questo articolo vedremo come ampliare una strategia di marketing includendo anche questo nuovo strumento.
Come funziona la ricerca vocale
La ricerca vocale funziona come un qualsiasi motore di ricerca, con l’unica differenza che per la query non si inseriscono delle parole scritte, ma si usa la voce. L’assistente vocale, dotato di intelligenza artificiale, riconosce ed elabora il linguaggio, procedendo così a ricercare quello che gli è stato chiesto.
Ma non solo: l’intelligenza artificiale, infatti, è in grado di memorizzare le ricerche, ed elaborare degli accurati report sulle preferenze e sulle abitudini dell’utente. Il tutto al fine di offrire agli utenti risultati sempre più accurati, riducendo al minimo le possibilità di errore. Il che però implica anche nuove regole per l’indicizzazione, che favoriranno quei siti web che più rapidamente saranno stati in grado di adattarsi alla duplice ricerca testuale e vocale.
Uno strumento in rapida ascesa
Come abbiamo detto, ci siamo facilmente abituati a usufruire delle comodità degli assistenti vocali, che secondo le stime sono dati in rapida ascesa. La ricerca vocale si è inoltre rivelata una tecnologia piuttosto trasversale, utilizzata sia dai millennial che da un’utenza più adulta.
Ad oggi le domande degli utenti riguardano principalmente prodotti e luoghi, in quest’ultimo caso sfruttando anche la geolocalizzazione. Le ragioni del successo di questo strumento stanno infatti non solo nella sua facilità d’uso, ma anche nella semplificazione di attività come la cercare locali o alberghi nelle vicinanze. Una funzione che da un lato valorizza l’utilità dello smartphone come strumento di semplificazione della vita quotidiana e, dall’altro, si rivela in linea con la tendenza degli utenti a utilizzare sempre più i dispositivi mobili per le loro ricerche.
Come sfruttare la ricerca vocale nelle strategie di marketing
Mettendo insieme i dati, ossia la crescente tendenza a fare ricerche da mobile, e quella a sfruttare la ricerca vocale, emerge in modo evidente come una buona strategia di marketing, oggi, non possa assolutamente permettersi il lusso di trascurare la ricerca vocale, perché il rischio è quello di perdere una buona fetta di clientela.
Materialmente questo significa integrare nuovi elementi nelle strategie SEO, considerando la differenza tra una query testuale e un vocale. Mentre la prima è stringata e molto focalizzata su una o più parole chiave, la seconda ha una forma colloquiale, molto diversa dalla prima e molto più simile al dialogo tra due persone, il che implica la necessità anzitutto di individuare nuove parole chiave, e ri-ottimizzare di conseguenza i contenuti così da rendere il sito facilmente raggiungibile con entrambe le modalità di ricerca.