Uno dei nodi focali di ogni attività di web marketing riguarda la creazione dell’audience, cioè di una platea di soggetti potenzialmente interessati ai prodotti o ai servizi offerti. Le campagne social, l’email marketing, la sezione blog, i pop up sul sito, sono tutte strategie finalizzate in tutto o in parte al raggiungimento di questo obiettivo.
Oggi parleremo di una di queste strategie: la lead generation, ossia la creazione di una catena di contatti. E di tutti gli strumenti utili per generare questa catena, a cominciare dai lead magnet, vere e proprie calamite per clienti.
Cosa sono i lead magnet (spoiler: non si attaccano al frigo)
Lead magnet è il termine tecnico che indica qualsiasi strumento finalizzato ad attirare l’attenzione degli utenti e convincerli a lasciare il loro contatti. Di solito si tratta di un elemento che attira l’attenzione tramite grafica, copy e immagini, unito a un elemento dal contenuto persuasivo. Un buon esempio sono i pop up con la promessa della spedizione gratuita per il primo ordine per chi si iscriverà al sito.
Lo scopo, ovviamente, è quello di aumentare il numero di utenti iscritti, e di conseguenza il numero di conversioni, cioè trasformare gli utenti in clienti mediante l’invio di proposte mirate. E chiaramente questo sarà tanto più facile quanto più la comunicazione con l’utente, a cominciare già dal lead magnet, sarà targhettizzata.
Creare un lead magnet efficace analizzando le abitudini degli utenti
Come spesso accade nel web marketing, l’analytics è fondamentale perché il lead magnet sia davvero efficace in termini di persuasività. Utile, quindi, un approfondimento sulle keyword che veicolano gli utenti sul sito per capire cosa cercano le persone, ma anche sfruttare la community sui social per intercettare gusti e tendenze. Il tutto tenendo sempre d’occhio la concorrenza.
Importante anche è non fossilizzarsi su un singolo strumento. Al contrario, a seconda delle esigenze possono anche essere utilizzati più lead magnet contemporaneamente, scegliendo tra prove gratuite, promozioni, ebook, webinar, white paper o moduli. Né è necessario utilizzare il lead magnet in un momento predefinito: alcuni sono più performanti all’inizio del funnel, altri più in prossimità del carrello.
Usare i trucchi del mestiere per attirare l’attenzione
Abbiamo visto cosa e quando offrire una ricompensa all’utente in cambio del suo contatto, ma come attirare la sua attenzione sull’offerta? Anche in questo caso, le opzioni sono molteplici. Grandi risultati si sono registrati con l’utilizzo dei banner pop up, che grazie a un formato poco invasivo, e a grafiche e copy accattivanti, riescono a veicolare il messaggio senza infastidire l’utente.
Ci sono poi le classiche squeeze page, ossia pagine dedicate appositamente all’acquisizione dei contatti. Una squeeze page ha il vantaggio di un maggiore spazio in cui inserire più immagini interessanti, ma soprattutto spiegare bene all’utente perché è un vantaggio lasciare il suo contatto email. La squeeze page inoltre può essere utilizzata in contemporanea con i pop up, o anche all’interno di essi (utili in questo senso gli exit pop up), a conferma della natura estremamente versatile di questa strategia.