“I toscani hanno rovinato questo paese” recita il famoso meme preso da un’ancor più famosa serie televisiva. Ecco, i toscani magari no, ma le piattaforme che offrono set completi di template e danno l’impressione che fare eCommerce sia facile e accessibile anche per un bambino, qualche colpa ce l’hanno. Una domanda per capire la portata di questa affermazione: comprate mai sugli eCommerce “fatti a mano”? Ecco.
Dal punto di vista dei professionisti – in questo caso intesi sia come venditori che come professionisti della comunicazione – queste proposte sono deleterie. Sia perché sviliscono una professione, sia perché portano ingannevolmente a pensare che chiunque possa farcela, con il risultato di portare gli imprenditori a perdere tempo e denaro e trovarsi, spesso, con un magazzino pieno in modo frustrante.
Questo ovviamente non significa che è il momento di imbracciare torce e forconi per dare virtualmente fuoco ai template fai da te. Tuttavia, se si vuole davvero fare eCommerce, è necessario mettersi in testa che la cosa ha un suo costo, in termini sia di tempo che di vile denaro, che poi è l’argomento di questo articolo.
Perché alcuni progetti si rivelano fallimentari…
Lo abbiamo appena detto, oggi ci sono realtà che tendono a far credere che basti un investimento minimo – o nessun investimento, nel caso del dropshipping – per avere successo con un eCommerce. Si tratta, peraltro, di una tendenza che porta anche molti professionisti della comunicazione a svendere le loro prestazioni e abbassarne il livello qualitativo. Tutto a detrimento dell’imprenditore, che solo nella più rosea delle ipotesi si limita a perdere tempo, ma che nella maggior parte dei casi perde (spesso molto) denaro.
Insomma, più che al risparmio, ciò a cui bisogna guardare è la massimizzazione della resa dell’investimento. È ciò che nel linguaggio del marketing si chiama “investimento per cliente”, ossia ottenere un proficuo rapporto tra investimento e traffico generato (ove per traffico intendiamo in questo caso conversioni e, in ultima analisi, clienti paganti), ed è qualcosa che non può prescindere dall’intervento di un professionista. “
…E cosa fa esattamente un professionista
Ora che abbiamo parlato di cosa di solito non va, concentriamoci su quali sono gli elementi che fanno funzionare un eCommerce. Cosa fa un professionista?
- Analisi: di domanda e offerta, della nicchia di mercato, della concorrenza;
- Partner: dalla banca al commercialista, dal fornitore alla logistica, avere il quadro completo dei partner è fondamentale per stilare una strategia;
- Strategia: definizione degli obiettivi e delle strategie da adottare per raggiungerli nonché dei flussi di lavoro;
- Gestionale: tutto ciò che è necessario a gestire gli aspetti economici e fiscali dell’eCommerce dovrebbe essere impostato prima ancora di scegliere cosa vendere;
- Piattaforma: si tratta di tutto l’insieme di servizi che riguardano la realizzazione dell’eCommerce, il cui prezzo a) non può essere determinato se non si hanno ben chiari i valori precedenti e b) ha un range davvero molto ampio, che dipende dal tipo di richiesta;
- Magazzino: il magazzino ha sempre un costo da calcolare, sia che si tratti di mantenere un magazzino pieno di merce invenduta, sia che si parli di logistica (il cui costo varia dagli accordi che si riescono a stipulare con le società di spedizioni);
- Advertising: le decisioni in fatto di adv – incluse quelle inerenti gli investimenti – dipendono dalla strategia, e anche i loro costi sono strettamente connessi a quest’ultima;
- Check delle spese: anche questo è compito di un buon professionista, che nel valutare i vostri obiettivi di profitto non può non tener conto di tutte le variabili, inclusi i costi fissi come luce e connessione a internet.
Parliamo di prezzi: ma allora, quanto costa fare eCommerce?
Abbiamo detto che ogni eCommerce ha delle esigenze a sé stanti e delle caratteristiche peculiari che ne determinano il prezzo, per cui non si può dare una cifra univoca. Possiamo, però, darvi alcuni dati orientativi. Ad esempio, un lavoro di analisi efficace non richiede mai meno di 3000 Chf, mentre l’impostazione di una strategia ha un costo che varia tra i 2000 e i 5000 Chf. Quanto ai partner, calcolate circa 5000 Chf l’anno per una fiduciaria, stipendio per eventuali collaboratori, non meno di 3000 Chf per la strumentazione iniziale più, ovviamente, le tasse.
Gestionale, piattaforma e magazzino: il primo, sarà indispensabile e il prezzo come degli altri due dipende da cosa si cerca e da che accordi si riescono a stipulare con le società di software e di logistica. L’allestimento di una piattaforma può costare 3-4000 Chf, ma anche 100.000, mentre per le spedizioni parliamo di un valore medio di 5 o 10 Chf per collo a salire a dipendenza del tipo di merce.
Anche il costo dell’adv è variabile, e dipende dalla strategia perché questa include anche una valutazione di profitti e spese e, dunque, del prezzo che si è disposti/in grado di pagare per l’acquisizione di ciascun cliente. Infine, le spese fisse connesse al funzionamento dell’eCommerce: dalle utenze come luce e telefono (sui 200 Chf al mese) alle forniture come stampanti e pc per le quali bisogna stipulare contratti con aziende specializzate.
Tiriamo le somme
Basta una rapida occhiata per capire come, in media, si debba stimare un investimento importante. Il tutto però, come abbiamo già detto, include non solo le spese fisse, ma anche l’intervento di un professionista esperto del settore, che sarà in grado di instradarvi sulla via per il successo garantendovi le migliori chance di riuscita. Insomma, si tratta del classico caso “chi più spende meno spende”, una prospettiva decisamente più rosea rispetto a un salto nel buio fatto da soli.
E allora? Pronti ad aprire il vostro eCommerce?